Normativa per la certificazione delle automazioni e CE

Responsabilit ed obblighi di legge. Quali norme si applicano e in che modo allautomazione di cancelli, porte e portoni? Facciamo chiarezza.

Anche se sono trascorsi 10 anni dallentrata in vigore delle prime norme che regolamentano le chiusure automatiche in ambito Civile ed industriale, in Italia si riscontra ancora molta confusione in materia.

Il quadro normativo e gli obblighi da esso derivanti

novembre 2000 vengono pubblicate le norme europee EN 12453 ed EN 12445 le quali sostituiscono ufficialmente la vecchia norma italiana UNI 8612 che era in vigore dal giugno 1989. Le nuove norme costituiscono il vero e proprio braccio operativo della Direttiva macchine: la filosofia di partenza che, nel momento in cui una porta o un cancello o qualsiasi altra apertura, viene automatizzata, essa diventa una macchina e come tale deve essere trattata.

Da maggio 2005 scade, poi, definitivamente il periodo transitorio per il graduale adeguamento alle normative europee sulla marcatura CE di porte e cancelli: da questo momento  quindi vietato immettere sul mercato porte e cancelli industriali, commerciali e da garage, sprovvisti di regolare marcatura CE. La Direttiva macchine non retroattiva, perci non sussiste lobbligo di adeguare gli impianti esistenti messi in opera prima di tale data; modifiche significative dellimpianto portano, per, ugualmente ad una conformazione obbligatoria.

Lobbligo di marcatura CE implica lassunzione di responsabilit da parte del costruttore, il quale dichiara la conformit del prodotto alle direttive europee. Nel caso di porte e cancelli industriali, commerciali e da garage senza
caratteristiche di resistenza al fuoco o controllo del fumo, la norma generale di riferimento la 
UNI EN 13241-1, che consente al produttore di godere della presunzione di conformit alle seguenti direttive:
Direttiva Prodotti da Costruzione 89/106/CE, recepita in Italia dal DPR 246 del 21/04/93 modificato dal DPR 499 del 1997 (per tutte le tipologie di porte e cancelli);
Direttiva Macchine 98/37/CE (per porte e cancelli motorizzati);
Direttiva Compatibilit Elettromagnetica 89/336/CE (per porte e cancelli motorizzati).

Successivamente il DECRETO LEGISLATIVO 27 gennaio 2010 , n. 17 recepisce definitivamente la Direttiva Macchine.

La marcatura CE apposta sul prodottoindica che tutti gli obblighi di legge in materia sono stati correttamente soddisfatti e documentati nel Fascicolo Tecnico e nella Dichiarazione di Conformit.

La Direttiva macchine stabilisce inequivocabilmente che linstallatore che motorizza una porta, una serranda o un cancello, ha gli stessi obblighi del costruttore di una qualsiasi altra macchina, cio diventa esso stesso il costruttore della macchina. Questo vale anche per chi motorizza una porta, una serranda o un cancello preesistente!
evidente che, senza nulla togliere ai requisiti inerenti la qualit del prodotto, l
accento viene posto soprattutto sulla sicurezza della macchina e quindi sulla prevenzione dei rischi principali che sono:
 schiacciamento,
 cesoiamento,
 intrappolamento,
 convogliamento,
uncinamento,
sollevamento 
(nel caso di chiusure con movimento verticale)

Particolare attenzione si deve avere qualora il serramento non sia gi certificato CE come chiusura, in quanto linstallatore dellautomazione deve farsi carico della valutazione strutturale meccanica delle ante della chiusura da automatizzare. Anche in questo caso laccento si pone sui parametri di sicurezza del serramento in quanto tale (cancello, porta, portone) da motorizzare, ed i parametri da valutare sono:
 resistenza meccanica,
 protezione dal pericolo di caduta / ribaltamento,
protezione dal pericolo di deragliamento,
protezione dallo schiacciamento,
protezione dal convogliamento derivante delle parti mobili,
protezione dal cesoiamento derivante delle parti mobili.

Riepilogando, le norme UNI che entrano in gioco e che, a seconda dei dispositivi devono essere rispettate sono: EN 13241-1, EN 12635, EN 61000-6-2, EN 12453, EN 12978, EN 61000-6-3, EN 12445, EN 60335-1, EN 60204-1.

A questo si aggiungono gli obblighi derivanti dalla Legge 46/90, sostituita dal DM 37/2008 nel caso in cui si apportino modifiche agli impianti elettrici di alimentazione della macchina (serramento+automazione).

Le principali problematiche di sicurezza sono per lo pi correlate con gli organi in movimento e con la forza di impatto e schiacciamento generata dal motore elettrico.

Inoltre, la norma suggerisce i provvedimenti pi adatti per mettere in sicurezza la chiusura, come per esempio la creazione di distanze di sicurezza, linstallazione di barriere protettive, leliminazione di parti meccaniche pericolosamente sporgenti, ladozione di sistemi automatici per la limitazione delle forze e la segnalazione con nastro giallo/nero e/o con appositi cartelli ammonitori dei rischi residui.

Per capire meglio consideriamo lesempio del classico cancello automatico: la responsabilit di eventuali danni a persone o cose provocati dal cancello stesso, ricade direttamente sullinstallatore, perch questultimo che ha messo in opera la macchina, assemblando vari elementi elettromeccanici (motore/attuatore/motoriduttore, cancello, dispositivi di segnalazione e protezione, ecc.) in una configurazione finale che non un mai un prodotto di serie, ma bens ogni volta una nuova macchina.
Pertanto, linstallatore, in qualit di produttore della macchina cancello automatico, ha lobbligo di:
1) Eseguire i lavori
a regola darte utilizzando componenti adeguati (a loro volta marchiati CE) nel rispetto dei requisiti della UNI EN 12453:2002;
2) Verificare i  
parametri di sicurezza del serramento in quanto tale;
3) Eseguire lanalisi dei rischi secondo le norme UNI e le indicazioni del produttore dellautomazione da installare;
3) Effettuare sul prodotto finito tutti i 
test necessari per verificare il funzionamento dei dispositivi di sicurezza e limitazione delle forze in base alla norma UNI EN12445:2002;
4) Redigere il 
fascicolo tecnico, che comprende tutta la documentazione tecnica, la descrizione dei provvedimenti adottati per mettere in sicurezza la macchina (=insieme cancello, motorizzazione e accessori) completi di rapporti di prova;
5) Redigere e sottoscrivere la 
Dichiarazione di Conformit CE, da rilasciare al cliente finale;
6) 
Apporre indelebilmente la marcatura CE sul prodotto (=cancello) tramite una targa che riporti il numero univoco dellimpianto stesso;
7) 
Comporre il fascicolo tecnico che va conservato 10 (dieci) anni;
8) 
Consegnare al Cliente/committente  il libretto di manutenzione dellimpianto insieme alle istruzioni utente di conduzionedello stesso.

Quanto sopra riportato vale per tutti i nuovi impianti installati dal maggio 2005 in poi, ma anche per tutti i vecchi impianti in cui, a seguito di lavori e/o assistenze, vengano sostituite o modificate parti chiave della macchina intesa come sopra dettagliato.
Prendendo sempre a pretesto il classico cancello automatizzato, riportiamo a titolo esemplificativo alcune delle modifiche alla macchina che fanno scattare comunque l
obbligo della certificazione e dellapplicazione delle normative:
 vengono cambiate le cerniere del cancello a battente (opera fabbrile);
 viene rifatta la guida di scorrimento a terra del cancello scorrevole (opera fabbrile);
 viene sostituita la cremagliera del cancello scorrevole (opera fabbrile);
 vengono sostituite le coste pneumatiche in gomma di sicurezza con nuove coste di sicurezza a filo con microswitch (opera impiantistica elettrotecnica);
 viene sostituita la scheda della centrale di comando dellautomazione con una nuova e si rende necessaria la riprogrammazione della stessa (opera impiantistica elettrotecnica);
 ecc.

Ma gli obblighi e le responsabilit ricadono tutti soltanto sullinstallatore? NO!

LUTENTE FINALE, PROPRIETARIO O AMMINISTRATORE, DEVE FARSI CARICO DEL CORRETTO STATO DI SICUREZZA DELLIMPIANTO ESEGUENDO I CONTROLLI IMPOSTI ALLE SCADENZE PREFISSATE.

In altre parole, gli obblighi dellutilizzatore sono:
Rispettare il manuale duso
_ Effettuare ogni 6 mesi la manutenzione di salvaguardia e sicurezza dellimpianto come previsto dal produttore
_ Rispettare le regole previste dallanalisi dei rischi

Precisiamo che il registro di manutenzione contiene tutti i riferimenti degli interventi di installazione, manutenzione, riparazione e modifiche effettuate sullimpianto durante il suo tempo di vita.
Le nuove norme 
enfatizzano il ruolo della manutenzione nel quadro di una corretta gestione dellimpianto. Il cliente (proprietario, utente o amministratore), si assume la responsabilit della mancata attuazione del piano di manutenzione previsto dal costruttore (cio linstallatore) al momento dellassemblaggio della macchina.

Si raccomanda quindi una sensibilizzazione del committente nei confronti della necessit di stipulare un contratto di manutenzione che fissi in maniera chiara le azioni di manutenzione ordinaria e straordinaria e ne fissi i limiti temporali. Ovviamente le operazioni di manutenzione devono essere svolte esclusivamente da personale abilitato qualificato ed utilizzando componenti conformi alle norme.